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L'ORO NEL SEGNO DELLE STELLE (2001)

Mostra personale di gioielli artistici assieme all'illustratrice
Laura Moretto

ARTICOLO PER VOGUE GIOIELLO

L'opera dell'artista è un gesto essenziale, un prolungamento della sua vita. E con tocco essenziale, che rifletteva la natura dell'evento, venerdì 18 maggio è stato presentato al pubblico "L'Oro nel segno delle Stelle" nello scrigno dell'intima Chiesetta di Villa Trento Carli, a Costozza di Longare. Dodici moderne vestali, avvolte in seducenti e fluttuanti tessuti di cashmir, seguendo gesti ispirati ad un ancestrale rituale della luce e del fuoco, hanno svelato ad uno ad uno i "Dodici Gioielli per l'Anima" di Elena Gastaldon, la sintesi di un laborioso impegno volto a trovare l'armonia tra significato e materia.
Le creazioni della designer vicentina racchiudono un indivisibile percorso cognitivo ed artistico di ricerca. Lavoro di osservazione, ascolto, riflessione, comprensione e sperimentazione. In ognuna delle preziose piccole opere si scopre che la materia, fatta forma, dà vita al simbolo. Simboli delle tradizioni culturali diverse, simboli archetipi dell'essere uomo.
Nel pendente di ammonite fossile e oro intitolato l'Equilibrio, le sette pietre preziose, incastonate a margine della spirale, segnano il movimento della natura e della vita individuale, in osmosi tra le energie del microcosmo, polarizzate in sette centri (chakra), e le forze del cosmo che su di essi agiscono. Il rapporto tra vicinanza e successione delle pietre, dei colori, riflette il dinamico equilibrio.
L'oro, l'argento, la madreperla, le gemme, i fossili, la roccia, interagiscono con i simboli archetipi in un'alchimia che riporta alla riflessione sui profondi significati dell'essere. Il "Riconoscimento" in oro, argento e bronzo, è un enneagramma, antico simbolo oggi utilizzato dagli psicologi per comprendere meglio la personalità di un individuo. Il racconto dell'universo racchiuso in un gioiello. Nella "Porta Celeste", in oro bianco, diamanti, perla nera e pietra di Vicenza, la geometria palladiana della celeberrima Rotonda si incontra con il diagramma cosmico del Mandala.
Un cerchio iscritto in un quadrato su cinque livelli crescenti, definito nei punti cardinali, pianta dei templi induisti e ispirazione dell'architetto vicentino, modello dell'Assoluto, figurazione dell'Universo. Segni e disegni apparentemente oscuri, che attraverso forme semplici svelano un'origine prima, un'essenza significante. In accordo con Mark Rothko, la Gastaldon afferma "Siamo per l'espressione semplice dei pensieri complessi, privilegiamo le forme perché svelano la verità".
E' questa valenza simbolica, la coniugazione di moderna tecnologia e leggerezza poetica, che porta a riconoscere il valore artistico dei 12 gioielli esposti nella personale a Villa Trento Carli il 19 e 20 maggio 2001.

Cristina Del Mare per VOGUE GIOIELLO

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